
Chi sono
Sono sempre stata un'entusiasta dell'essere umano, curiosa osservatrice delle dinamiche psicologiche individuali e relazionali.
Fin da giovane ho nutrito interesse per le persone, qualità che mi ha naturalmente indirizzata verso studi umanistici al liceo e, successivamente, verso la Psicologia come scelta universitaria.
Il mio percorso, però, non è stato lineare. Per vicissitudini personali e incertezze rispetto al mondo accademico e la professione, una volta conseguita la laurea, ho impiegato del tempo prima di approdare alla professione. Ho deciso di rimanere nell'ambito del benessere e delle relazioni, ponendo attenzione alle problematiche sociali e alle minoranze, cercando di comprendere la complessità della realtà che ci circonda e il bisogno di equilibrio interiore. Dopo diverse esperienze, mi sono ritrovata ad essere individuata come figura di riferimento per il benessere psicologico da molte persone, nei corsi di yoga che tenevo, in altri ambiti lavorativi o tra amici e conoscenti. Ho capito che la psicologia mi stava chiamando. Ho realizzato che fare la psicologa era la mia propensione naturale e finalmente ho accettato che non ci si sente mai del tutto pronti, che non esiste una momento perfetto, e che nessuno mi avrebbe autorizzata ad intraprendere una scelta di responsabilità che era solo mia. E così mi sono decisa con determinazione a compiere il mio personale salto nel buio: mi sono rimessa in gioco, ho svolto il tirocinio e mi sono abilitata tramite l'Esame di Stato.
Le mie tutor hanno saputo riconoscere e dar valore al mio potenziale e grazie alla loro fiducia ho potuto fare tantissima esperienza sul campo e incoraggiata dai risultati della mia pratica ho aperto il mio studio.
Ti racconto la mia storia per farmi conoscere, ma anche per dirti che non esiste la persona perfetta, non esiste la persona normale, non esiste la persona speciale; esistono persone uniche che, con coraggio, tessono le loro storie straordinarie.
Credo profondamente nella possibilità di sviluppare il proprio potenziale e di diventare responsabili delle proprie scelte di vita.
In terapia, non esiste giudizio: si lavora insieme, si diventa una squadra. Che la difficoltà sia lieve o intensa, momentanea o più duratura, ciò che vedo è che le persone che si mettono in cammino acquisiscono consapevolezza, valorizzano le proprie risorse e proseguono, più forti, nel loro viaggio.